GP Cina 2025, qualifiche - statistiche e considerazioni.
- Filippo Perotti, FP images - F1 donuts

- 22 mar
- Tempo di lettura: 3 min

Le seconde qualifiche del 2025 si sono concluse con la prima pole in carriera di Piastri, seguito da Russell e Norris.
La McLaren, che sembrava avere le potenzialità per archiviare il discorso con un'altra doppietta al sabato, si è vista strappare nel finale la seconda posizione.
Per Piastri si è trattato di una sessione molto positiva, in quanto ha ottenuto la sua prima pole position in carriera grazie ad un giro molto buono nel primo e nel secondo settore; l'ultimo australiano in pole fu Ricciardo al GP del Messico 2018.
Norris ha disputato una qualifica un po' altalenante, con qualche lampo alternato a giri mediocri.
La Mercedes ha ottenuto l'ottimo secondo posto di Russell e l'ottavo di Antonelli.
Per il britannico si tratta di un risultato molto importante, in quanto conferma che anche la scuderia di Stoccarda può essere in lotta per la prima posizione.
Più complicata la qualifica dell'italiano, un po' in difficoltà al sabato nel confronto con il compagno fino ad ora.
Verstappen ha limitato ancora una volta i danni per la Red Bull: P4.
L'olandese potrebbe avere come punto debole il passo gara, tallone d'achille della scuderia austriaca sia nelle prove libere che nella sprint race.
Per Lawson un'altra P20: il neozelandese continua ad essere estremamente in difficoltà con la monoposto, che lo stesso Max ha definito complicata da guidare.
Se dovesse replicare i buoni sorpassi visti in mattinata durante la gara da 100 chilometri, potrebbe giocarsela per rientrare nella lotta per la top 10.
Per la Ferrari si è trattato di una qualifica più complicata: solo P5 e P6.
La Rossa è tornata lontana dalle posizioni di testa, seppure i distacchi non fossero netti (2/3 decimi); il passo dimostrato nella sprint è un punto a favore per la scuderia di Maranello.
Hamilton si è confermato nuovamente davanti a Leclerc: sarà interessante vedere come sarà il confronto nella gara lunga.
Che VCARB!
Il team di Faenza ha ottenuto delle strepitose P7 e P9, che confermano la straordinaria efficienza della macchina di quest'anno.
Un risultato molto importante per Hadjar, qualificatosi settimo al suo secondo gran premio di Formula 1; il francese ha anche sfiorato la terza fila, in quanto è arrivato a meno di un decimo dal tempo di Leclerc.
Per Yuki una buona qualifica; il tempo, mezzo secondo più lento rispetto a quello del compagno, è stato effettuato con gomme usate nel primo tentativo: un errore all'inizio del terzo settore ha compromesso il giro finale del giapponese.
La Williams ha ottenuto la P10 con Albon e la P15 con Sainz.
Il thailandese ha ottenuto un buon risultato, con il secondo Q3 consecutivo (sebbene con un risultato meno brillante rispetto al sesto posto dell'Australia); lo spagnolo, in difficoltà per tutto il weekend rispetto al compagno, partirà un po' indietro e sarà chiamato ad una complicata rimonta.
La Haas ha chiuso in P11 e P17.
Durante le qualifiche Ocon ha recuperato il margine di svantaggio rispetto al compagno di scuderia, ottenendo un'ottima undicesima posizione; Bearman escluso in Q1 per meno di un decimo.
La Sauber ha concluso in P12 e P19.
Anche in questo caso si sono scambiati i ruoli dei due piloti: stavolta è stato Hulkenberg a spuntarla, addirittura sfiorando per pochi millesimi il Q3.
Bortoleto più nelle retrovie, distante quasi due decimi dalla qualificazione diretta in Q2.
Aston Martin più indietro rispetto al resto del weekend: solo P13 e P14, rispettivamente per Alonso e Stroll; il distacco dal Q3 è comunque minimo, in quanto lo spagnolo è arrivato a meno di un decimo dal decimo tempo di Albon nella seconda fase di qualifica.
E infine, notte fonda per l'Alpine: si è trattato dell'unico team escluso in Q1, con Gasly sedicesimo e Doohan diciottesimo; alla scuderia francese non succedeva dal GP di Ungheria dello scorso anno, quando si qualificarono in ultima e penultima posizione.
Per Doohan anche un testacoda alla 10 senza conseguenze.
Tornando alla pole, il tempo di essa è stato il record del tracciato: battuto il precedente, registrato da Vettel nel 2018. Da notare anche il distacco impressionante rispetto allo scorso anno: il giro che valse la P1 nel 2024 è stato superato di oltre 3 secondi.




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