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GP Bahrain 2025, resoconto e analisi FP2.

Foto di: Getty Images.
Foto di: Getty Images.

La seconda sessione di prove libere si è tinta di papaya, con Piastri davanti a Norris; Russell il primo degli inseguitori, a mezzo secondo di distacco.


Durante le FP2 l'attività in pista è iniziata con dei giri da qualifica ed è continuata con le prove di passo gara: sono stati utilizzati tutti gli pneumatici.


Non vi è stata alcuna interruzione: gli unici errori dei piloti sono stati dei lunghi in diverse curve.


La McLaren ha sbaragliato la concorrenza, rifilando oltre mezzo secondo a tutti.

Il team britannico ha iniziato la sessione con alcuni giri su gomme hard con entrambi i piloti.

Passati alle gomme rosse, Piastri ha battuto Norris, con un vantaggio di 154 millesimi; l'australiano perde nel T1, ma guadagna nel T2 e nel T3.

A seguito delle simulazioni di qualifica, la scuderia ha differenziato il lavoro:

  • il numero 4 ha proseguito con le gomme rosse utilizzate per i giri lanciati, registrando dei tempi abbastanza costanti (considerando le variabili del traffico e del maggiore degrado di gomma sulle C3); in 12 giri egli è passato dal 36.5 iniziale al 39.6 finale, ma con una "salita" meno ripida rispetto ai concorrenti.

  • il numero 81 ha ripreso il lavoro con gomme hard e, dopo alcuni passaggi, è tornato alle soft; il tempo di attacco con queste ultime (36.0) è piuttosto spaventoso, però giustificato dall'evoluzione di pista e forse da un minor quantitativo di benzina.

La McLaren ha delle velocità di punta piuttosto ridotte in rettilineo, e ciò si nota anche dai tempi nei singoli settori: i piloti sono circa sul livello degli altri nel primo e nel terzo, ma guadagnano nettamente nel secondo.


La Mercedes è la prima inseguitrice delle papaya: Russell terzo a 5 decimi di ritardo, Antonelli quinto a 7 decimi.

La scuderia di Stoccarda ha utilizzato 2 treni di gomme soft con entrambi i piloti, provando con esse sia la qualifica che la gara.

Tra i due piloti vi è una netta discordanza tra i risultati nei diversi settori in qualifica, segno probabilmente di un assetto differente: George guadagna mezzo secondo nel primo settore (in cui ha il miglior parziale assoluto), ma perde 3 decimi nel secondo (in cui il distacco dalle McLaren è di addirittura 7 decimi; il T3 è l'unico in cui i due hanno un tempo abbastanza simile.

Quanto al passo gara, il britannico ha dimostrato che la Mercedes non si trova lontanissima dalla scuderia di testa: tolti un paio di giri più lenti a causa di errori, il numero 63 ha registrato dei tempi solo leggermente più alti della McLaren (e decisamente migliori di quelli delle Ferrari).

Il terzo settore della scuderia di Stoccarda è nettamente più positivo quantomeno di Red Bull e Ferrari; da comprendere il discorso per il primo ed il secondo, in quanto:

  • nel primo Russell ha il miglior tempo assoluto e Antonelli il quindicesimo;

  • nel secondo Antonelli ha il settimo tempo, Russell il quindicesimo:

  • nel terzo i due piloti sono secondo e terzo.


La Red Bull ha chiuso in settima e diciottesima posizione.

Verstappen ha incassato un distacco di ben 8 decimi da Piastri. La scuderia austriaca perde tantissimo nell'ultimo settore: Max lì ha solo il quindicesimo tempo, distante ben 4 decimi da Oscar, nonostante la lunghezza ridotta della sezione (che comprende solo 2 curve).

L'olandese ha poi proseguito con un lavoro di passo gara con il medesimo set di pneumatici, intervallato da una breve sosta ai box.

Tsunoda è distante dal compagno nel primo e nel secondo settore, ma si trova a circa mezzo decimo nel terzo; tuttavia, il gap in confronto ai primi è abissale in ciascuna delle 3 sezioni.

Il giapponese ha proseguito con uno stint su gomme medie.


La Ferrari ha chiuso in quarta ed ottava posizione, rispettivamente con Leclerc e Hamilton.

La scuderia di Maranello ha utilizzato 2 set diversi con Lewis (due soft) e ben 3 con Charles (2 soft, una media).

Il monegasco ha iniziato la sessione con le gialle, per poi proseguire con numerosi tentativi di qualifica (arrivati leggermente in ritardo rispetto a quelli del compagno). Nonostante sia davanti nella classifica, il numero 16 sembra essere leggermente meno rapido rispetto al 44: egli, pur avendo registrato il tempo più tardi, è più indietro nel primo e nel secondo settore, per un totale di circa 2 decimi; tuttavia, il britannico ha perso 8 decimi nel T3 a causa di un lungo all'ultima curva (approfondirò tra poco). Il miglior giro di Leclerc è a 5 decimi da Piastri.

Charles ha poi proseguito con un lavoro di passo gara sulle medie.

Hamilton si è dimostrato rapido in qualifica, ma fatica molto nel terzo settore; la nota positiva per la Ferrari è che Lewis si sarebbe trovato a soli 2 decimi dalla P1 se avesse effettuato lo stesso tempo di Leclerc in quella sezione.

Il passo gara del 44 è stato piuttosto disastroso: dopo un tempo di attacco di 37.4, il britannico è risalito già al quinto giro sul 39.5 (che Norris ha raggiunto solo al dodicesimo passaggio). Dopo una breve sosta ai box, il 7 volte campione del mondo ha registrato un 38.8 ed un 39.7, per nulla promettenti. Da segnalare un problema non specificato, che potrebbe aver reso più difficile il lavoro del britannico.

La Ferrari è molto veloce nel primo settore, è la prima inseguitrice delle McLaren nel secondo e potenzialmente può non essere lontana anche nel terzo; in quest'ultimo, però, l'unico tempo buono è stato quello di Leclerc nel suo ultimo tentativo (arrivato tra l'altro con una breve scia di Bearman).


La Williams si è confermata abbastanza rapida: decima ed undicesima posizione, rispettivamente per Sainz ed Albon.

I due piloti sono separati tra loro da una manciata di millesimi, e sono lontani 1.1 secondi dalle McLaren. Il potenziale c'è in tutti i settori, in quanto in essi hanno rispettivamente il nono, l'ottavo e l'ottavo tempo; Sainz guadagna nel primo e nel terzo, mentre Albon nel secondo: mettendo insieme il giro, la FW47 potrebbe limare ancora oltre un decimo.

Per la scuderia britannica si prospetta un altro weekend in lotta per i punti.


La Haas ha ottenuto la P9 con Bearman e la P16 con Ocon.

Attenzione però: Ollie nel suo miglior tentativo ha beneficiato di un'importante scia di Leclerc, che gli ha fatto guadagnare almeno un decimo.

Ocon, distante 3 decimi da Bearman e 1.3 secondi da Piastri, perde molto nel primo e nel secondo settore (in entrambi ha il diciassettesimo tempo), ma guadagna nel terzo (in cui è settimo complessivamente).


L'Aston Martin conferma le difficoltà dimostrate durante le FP1: P15 per Alonso e P19 per Stroll.

L'asturiano ha registrato un tempo 5 decimi più veloce di quello del compagno. Egli ha effettuato il proprio tempo in ritardo rispetto a tutti gli altri, in quanto si è dovuto fermare ai box per una ventina di minuti abbondante per dei dovuti controlli al volante: quest'ultimo gli si era pericolosamente staccato mentre era in pista.


La VCARB ha chiuso in P6 e in P12, rispettivamente con Hadjar e Lawson.

Il francese è costantemente sesto/settimo in ciascun settore, ed ha chiuso ben mezzo secondo davanti al proprio compagno; il distacco dal primo è di 7 decimi.

Per entrambi i piloti successivamente un lungo stint con le gialle.


Per la Sauber tredicesimo Bortoleto e ventesimo Hulkenberg.

Da sottolineare che la scuderia ha mantenuto la mappatura aggressiva di motore tenuta nelle FP1, in quanto hanno tra le migliori velocità di punta (dietro solo a Bearman e Leclerc, che hanno beneficiato di scie).

Il brasiliano, a 1.2 secondi da Piastri, ha battuto di 7 decimi il tedesco.


L'Alpine ha chiuso in P14 e P17.

Per il team una sessione meno positiva rispetto alla prima, almeno per quanto riguarda i risultati; Doohan ha battuto Gasly di poco più di un decimo e mezzo, classificandosi a 1.2 secondi dal primo.

L'australiano ha effettuato uno stint con gomme medie, mentre il francese è stato l'unico a lavorare esclusivamente sulle hard nel passo gara.

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