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GP Australia 2025 - statistiche e considerazioni post gara.

Foto di: Getty Images.
Foto di: Getty Images.

A Melbourne la spunta Norris, che vince davanti a Verstappen e Russell al termine di un gran premio a dir poco caotico.


La McLaren ha dimostrato un ritmo paurosamente più veloce delle concorrenti: il fatto che abbiano rifilato ben 15 secondi a Verstappen sul bagnato nella prima parte di gara la dice lunga sulle capacità della monoposto 2025. Per la scuderia britannica solo un brivido nel finale, quando l'olandese si è avvicinato minacciosamente a Norris; il numero 4 ha però dimostrato un formidabile miglioramento nella gestione della pressione (come già parzialmente evidenziato ad Abu Dhabi qualche mese fa), portando a casa una vittoria che nel finale era diventata tutt'altro che scontata. Le papaya hanno così colto un successo che alla prima stagionale mancava dal 2012, quando Jenson Button trionfò sul circuito australiano.

La gara di Piastri è stata più complicata: nonostante un passo forse addirittura migliore rispetto a quello del compagno, per Oscar è stato molto più determinante in negativo l'errore con la pioggia. Forse per il numero 81 è stata decisiva una mancanza di esperienza; e, a proposito di quest'ultima, si può dire che McLaren e Norris hanno imparato molto dagli errori di Sochi 2021.


Verstappen oggi ha dimostrato ancora una volta di essere mostruosamente talentuoso: la seconda posizione ottenuta è l'ennesima prova della sua bravura, considerando che Lawson faticava a tenere il passo delle Sauber. Alla luce del risultato di quest'ultimo, la Red Bull sembra essere il quarto team in quanto a prestazioni, in quanto è improbabile che la prestazione Ferrari vista oggi sia realistica.

Quello del neozelandese (ritirato per incidente al giro 46) è il peggior risultato di un debuttante nella scuderia austriaca dalla non partenza di Kvyat al GP d'Australia 2015.

Tornando all'olandese, egli arrivando secondo ha perso una leadership del mondiale che manteneva dal GP di Monaco 2022.


La Mercedes si avvia verso la Cina con la seconda posizione nel costruttori, a parimerito con la prima (la McLaren è davanti in classifica per la vittoria di Norris); per la scuderia tedesca, oltre al podio di Russell, è molto positivo l'esordio di Antonelli: l'italiano, differentemente da tanti altri rookie, ha gestito alla perfezione la gara nonostante le condizioni ostiche, risalendo dal 16esimo al quarto posto. Si tratta del miglior risultato per un debuttante dalla P2 di Magnussen in Australia nel 2014 e, per quanto riguarda i piloti al primo GP nella scuderia di Stoccarda, ha eguagliato la posizione di Russell al GP del Bahrain 2022 (l'ultimo a fare di meglio fu Bottas, a podio nel 2017).


Il quinto posto di Albon regala alla Williams il miglior risultato dal podio di Stroll al GP dell'Azerbaijan 2017 (escludendo la P2 di Russell nel fasullo gran premio del Belgio 2021).

Per la scuderia britannica si tratta di un risultato molto importante, che proietta il team al quarto posto nel costruttori; è una situazione che per loro mancava addirittura da Australia 2017. Il thailandese ha corso una grande gara, simile a quelle prestazioni che negli anni passati regalavano dei punticini preziosi alla scuderia; in questo caso una macchina più veloce e le condizioni di pioggia hanno agevolato il suo lavoro.

Per Sainz un'uscita di pista sotto Safety Car: un'importante occasione sfumata per lo spagnolo, che con una gara in linea con i tempi e la strategia del compagno avrebbe potuto ottenere un sesto posto. Parliamo però di una situazione solo ipotetica.


Sesto posto per l'Aston Martin di Stroll, agevolato dall'ingresso della vettura di sicurezza per l'uscita del compagno; il canadese ha sfruttato alla perfezione anche la situazione creatasi successivamente con la pioggia, rientrando ai box al momento giusto e guadagnando più posizioni di quante probabilmente fossero nel limite della vettura. Lance ha proseguito una striscia di ottimi risultati a Melbourne, ed ha permesso alla scuderia di ripartire dalla quinta posizione nel costruttori dell'anno scorso.


La Sauber ha colto in modo ottimale la chance di oggi: benché probabilmente fossero la seconda scuderia meno veloce (dopo la Haas), Hulkenberg grazie ad una strategia molto precisa ha guadagnato un fantastico settimo posto, che proietta la scuderia al sesto posto nel costruttori: una situazione che al team mancava dal GP di Arabia Saudita 2023. Il team, che nemmeno in tutta la scorsa stagione ha ottenuto questo bottino di punti, è addirittura davanti alla Rossa in classifica: non succedeva dal gran premio d'Australia 2012.

Per quanto riguarda Bortoleto, un incidente all'uscita di curva 12 ha terminato la sua gara.


La Ferrari ha concluso un weekend che è partito bene, ma dal sabato è andato di male in peggio: il venerdì le prestazioni erano promettenti ed il passo era al livello della McLaren (se non migliore!), ma a seguito delle analisi al fondo a fine giornata è stato valutato necessario aumentare l'altezza della vettura, in quanto con l'importante abrasione del fondo si sarebbe rischiato di andare incontro ad una squalifica.

La gara era anche abbastanza positiva per la scuderia di Maranello, almeno per il lato del box numero 16 (Hamilton era piuttosto più lento, faticava a tenere il ritmo di Albon), ma con l'arrivo della pioggia la strategia è stata completamente inspiegabile. Differentemente dalla McLaren, la Rossa ha dimostrato di non aver proprio imparato dalle stagioni passate (mi riferisco al 2022 e ad un paio di episodi del 2024): per questo è ancora più grave la situazione che si è verificata.

Per non parlare del disastro di comunicazione via radio: a Leclerc parlano di pioggia pesante per 3 giri, ad Hamilton di pioggerellina per un giro. Ciò fa contrasto con l'ottimo lavoro del muretto McLaren, lato box numero 4: ho trovato molto efficiente la comunicazione nel finale di William Joseph, ingegnere di pista di Lando, che ha tolto la pressione dal proprio pilota quando aveva negli scarichi Verstappen ("Verstappen has DRS. The pace is on the car, do not overpush it").

Infine, è piuttosto preoccupante la facilità con cui Piastri, una volta passato Gasly, in poco più di due giri ha ricucito il gap di quasi due secondi rispetto a Hamilton e l'ha passato agevolmente all'esterno.

Per la Rossa, tuttavia, si tratta di un risultato a sé: difficile valutare la reale prestazione della SF-25, alla luce del problema di assetto riscontrato dopo l'aumento dell'altezza della vettura.

In Cina, teoricamente, i cordoli dovrebbero essere meno abrasivi: la scuderia di Maranello potrà, dunque, ritornare ad un setup più adatto. Non dimentichiamo i tempi di venerdì!


L'Alpine ha sfiorato la zona punti con Gasly: il francese, chiamato ai box abbastanza tardi, dopo l'ultima safety car si trovava comunque in ottava posizione; la top 10 per Pierre è sfumata a seguito dei sorpassi delle Ferrari e di Piastri.

Per quanto riguarda Doohan, un errore al primo giro di gara lo ha portato al ritiro.


La Racing Bulls, una delle sorprese della qualifica, ha ottenuto al termine della gara un risultato deludente a causa di un errore di strategia: escludendo le due Ferrari, Tsunoda è stato l'ultimo pilota ad essere richiamato ai box per le intermedie; la P12 finale ne è la conseguenza.

Per Hadjar il testacoda alla prima curva del giro di formazione, che gli è costato la partecipazione alla gara; il francese ha dimostrato la propria velocità in qualifica, ed avrà una chance per rifarsi già a partire dal gran premio di Cina.


Per la Haas si tratta di un weekend da dimenticare; in caso queste fossero le reali prestazioni della VF-25, probabilmente al team converrà puntare tutto sul 2026: un po' come fatto con buoni risultati quattro stagioni fa.

Per quanto riguarda il team americano, inoltre, forse un errore di strategia nel fare il pit stop con Bearman durante la penultima Safety Car: il britannico, che si era appena sdoppiato, non solo è tornato in pista dietro al leader della corsa (perdendo una marea di tempo), ma ha anche montato degli pneumatici che, col senno di poi, si sono rivelati sbagliati; c'è anche da dire che le intermedie precedentemente montate sarebbero state quasi slick al momento dell'arrivo dell'acquazzone.


Per concludere con le statistiche, si tratta della gara con meno piloti all'arrivo (14) dal GP del Brasile 2023 (14); per quanto riguarda i gran premi d'avvio bisogna risalire ad Austria 2020 (11) e, per il circuito di Melbourne, al 2017 (13).


3 Comments

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Ospite
Mar 17
Rated 5 out of 5 stars.

Wow

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Guest
Mar 17
Rated 5 out of 5 stars.

Ben approfondito e scritto perfettamente

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grazie!

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