GP Australia 2025 - resoconto ed analisi delle FP2.
- Filippo Perotti, FP images - F1 donuts
- 14 mar
- Tempo di lettura: 6 min

La seconda sessione di prove libere della stagione termina con la miglior prestazione di Leclerc, davanti alle McLaren di Piastri e Norris.
Nel pomeriggio di Melbourne l'attività in pista è proceduta regolarmente: differentemente dalle FP1, non ci sono state interruzioni.
Inoltre, i team negli ultimi 20 minuti hanno svolto un lavoro di passo gara, perciò sono state smarcate tutte le mescole.
La McLaren ha concluso in seconda e terza posizione.
Piastri, in P2 al termine della sessione, ha ricucito il distacco di 4 decimi dal compagno della mattina, arrivandogli in questo caso davanti per 17 millesimi (c'è da dire che ha fatto il proprio tempo qualche minuto dopo rispetto a Lando). Tuttavia, il 16.5 di Oscar è comunque distante oltre un decimo dalla miglior prestazione della Ferrari.
Norris è il pilota che ha effettuato il proprio giro più in anticipo rispetto agli altri della top 3: quando lui ha concluso il suo 16.5, Leclerc e Piastri hanno siglato rispettivamente un 16.8 ed un 16.9. Le velocità nel rettilineo tra curva 8 e curva 9 è stata la medesima del monegasco (319 km/h), almeno durante la fase dei tentativi più veloci.
Per quanto riguarda il passo gara, il team ha effettuato con entrambi i piloti dei tempi sul 21/22 basso, tendente a migliorarsi nel corso dei giri (seppur con una leggera incostanza).
La Ferrari ha dimostrato un'ottimo miglioramento nel corso della seconda sessione: Leclerc primo, Hamilton quinto.
Le FP2 di Charles sono state molto positive: non solo la P1, ma anche un ottimo lavoro sul passo gara. Per Lewis un netto miglioramento rispetto alla P12 della mattinata ed una riduzione del distacco dal compagno: da 6 a 4 decimi.
Partiamo dalla simulazione di qualifica:
il monegasco ha preso la prima posizione, con un decimo abbontante di vantaggio nei confronti delle McLaren. Il numero 16 ha iniziato la sessione con dei tempi molto buoni (16.7 con le gialle), nonostante una mappatura di motore un po' più conservativa (es: alla 11 Leclerc fa 312 km/h, Antonelli pochi secondi dopo 316 km/h), ed ha concluso siglando il proprio 16.4 pochi minuti dopo Norris.
il britannico ha registrato un positivo 16.8 che gli è valso la quinta posizione; anche il 44 ha iniziato la sessione con le medie, registrando un 17.1. Da notare che, in questa prima fase, Lewis ha ottenuto un 17.7 nel settore centrale, distante ben 3 decimi dalla prestazione di Doohan in quel momento (17.4); trattandosi di una sezione prevalentemente di rettilineo, si può dedurre che probabilmente la Ferrari era abbastanza giù di motore.
E, per quanto riguarda il passo gara...
Leclerc è partito da un 23.2 ed ha successivamente effettuato quattro tempi sul 22; la notizia positiva per la Rossa è che in seguito sono arrivati un 21.7, un 21.6, un 21.2 e (dopo due giri più lenti a causa di un sorpasso di Verstappen nei suoi confronti) uno straordinario 20.8: il monegasco è stato l'unico a scendere sotto al 21 nella fase di simulazione con più carburante.
Hamilton è partito da un 23.3 ed ha fatto più fatica a scendere sotto al 22; dopo 6 tentativi in questo secondo ha registrato un 21.8 seguito da un 22.0, infine dei positivi 21.2 e 21.5; un passo un po' meno veloce e più altalenante rispetto a quello di Charles e delle McLaren, ma comunque abbastanza positivo.
Per le due Ferrari, dunque, un lavoro molto simile nella prova di gran premio: un'introduzione graduale degli pneumatici, con tempi sul 23 che (almeno tra i top) non si sono visti; essi, però, sono stati col senno di poi funzionali: il trend è molto positivo, ed entrambi i piloti (il britannico con un po' di difficoltà in più, il monegasco con maggiore costanza) hanno battuto ad esempio il miglior tempo di Norris in simulazione (un 21.4).
La brutta notizia per la Rossa è la pioggia prevista per domenica, che potrebbe complicare i piani della scuderia di Maranello.
La Red Bull ha avuto una sessione piuttosto complicata; nemmeno Verstappen ha saputo limitare i danni per il team austriaco: l'olandese ha ottenuto solo la settima posizione, con un 17.0 che lo ha classificato a ben 6 decimi dalla miglior prestazione. Per Lawson un 17.6, che gli è valso la P17.
C'è da dire che la scuderia austriaca si è concentrata per lo più su prove tecniche, in quanto i due piloti hanno lavorato con due versioni differenti dell'ala anteriore: l'olandese ha montato una specifica più larga, simile a quella presentata nell'ultimo giorno di test di Sakhir, mentre il neozelandese ha girato con il muso "tradizionale" della scuderia.
Dopo i tentativi di qualifica la Red Bull, a differenza delle concorrenti, non ha effettuato una prova di passo gara con Verstappen: Max è uscito dai box a circa dieci minuti dal termine della sessione e, dopo un tempo di attacco, ha sorpassato Leclerc; per questo motivo non è sensato confrontare il lavoro di questa fase delle FP2 con quello degli altri team.
La Mercedes ha concluso la sessione in decima posizione con Russell ed in sedicesima con Antonelli.
La scuderia di Stoccarda ha lavorato molto con le gomme bianche; si è confermata la tendenza del team ad andare meglio con mescole più dure. Mentre nei primi giri George, pur essendo in pista con le C1, era continuamente in lotta per la miglior prestazione, una volta montate le soft si è invertita la tendenza: il 17.2 effettuato con le C3 è stato solo un decimo più veloce del tempo con le bianche (segno che esso è anche da prendere con le pinze).
Per Kimi lo stesso tipo di lavoro del compagno, ma con un ritmo più lento (in particolare nei giri da qualifica).
Nella simulazione di passo gara entrambi i piloti hanno provato le gomme bianche inserite in precedenza; tra i due il più costante è stato Antonelli, in quanto Russell ha effettuato un paio di errori (tra cui un lungo alla 13). I tempi erano più in linea con Ferrari e McLaren, ma comunque non velocissimi.
Per l'Aston Martin la P9 di Stroll e la P13 di Alonso; nonostante le numerose posizioni di differenza, il 17.2 del primo ed il 17.3 del secondo sono separati solamente da 51 millesimi: questo dato esprime al meglio la compattezza del gruppo centrale.
Fernando è stato piuttosto critico riguardo la vettura, in quanto dopo le qualifiche ha risposto in modo molto secco ai giornalisti presenti quando gli sono state poste domande riguardo la giornata di oggi.
L'Alpine ha chiuso ancora abbastanza indietro la sessione: P14 con Doohan e P15 con Gasly, rispettivamente con 17.3 e 17.4.
Per il team francese sembrano arrivare segnali più promettenti dal passo gara, che è sembrato tutto sommato abbastanza positivo.
La Haas nel pomeriggio ha lavorato solamente con Ocon, che è arrivato in P19 con un 18.0: la vettura di Bearman non è stata riparata in tempo dopo il botto della mattinata.
La scuderia, almeno sulla carta, non dovrebbe essere così indietro: sarà interessante vedere dove si posizioneranno nelle qualifiche di domani.
La VCARB ha confermato le buone prestazioni della mattinata: per Tsunoda un ottimo quarto tempo, mentre per Hadjar il sesto.
In questa sessione Yuki è tornato davanti al compagno, seppur non di molto: il suo 16.7 è poco più di due decimi migliore del 16.9 di Isack. Inoltre, il giapponese si è ritrovato nelle posizioni di testa anche ad inizio sessione, in quanto dopo alcuni minuti ha siglato un 17.6 con le gialle, che gli è valso la momentanea seconda posizione.
Bisogna sottolineare, però, che la Racing Bulls ha effettuato i giri con una mappatura abbastanza aggressiva: Tsunoda nel suo miglior tentativo ha raggiunto addirittura i 319 km/h in curva 11.
Per quanto riguarda il passo gara, i tempi sono costanti ma ben distanti dai primi: la media è intorno al 22.5.
Per la Williams si è trattato di un ritorno alla realtà: P11 per Sainz e P12 per Albon, con il medesimo tempo di 1.17.302.
Un indizio del fatto che la scuderia britannica fosse già da tempo su di motore è dato dal fatto che, mentre diversi team hanno abbassato di addirittura 3 decimi il 27.701 del primo settore registrato da Carlos nella prima sessione (si trattava della miglior prestazione assoluta in quella sezione, dalla quale per esempio la McLaren era lontana oltre due decimi), gli stessi piloti Williams non sono riusciti a migliorarlo.
Il passo gara è abbastanza buono, con dei giri piuttosto costanti dello spagnolo intorno al 22.3 (escludendo un 23.3 dovuto ad un tempo alto nel T3).
La Sauber ha chiuso le FP2 in P8 con Hulkenberg e in P18 con Bortoleto.
Il 17.1 effettuato dal tedesco è stato ottenuto con una mappatura di motore decisamente aggressiva: addirittura 325 km/h alla 9 e 318 km/h alla 11.
Il brasiliano ha ottenuto un tempo molto più distante: un 17.8 lontano quasi 7 decimi dal compagno.
Da evidenziare, inoltre, il fatto che nella seconda sessione, nonostante non ci siano state bandiere rosse, i piloti hanno commesso molte più sbavature: si sono visti numerosi lunghi ed uscite in ghiaia.
E, per concludere, questo è un grafico di analisi di alcuni dei passi gara provati nel pomeriggio.

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